20 Years 1998-2018




I Giardini di Villa Taranto, meta imperdibile !


l Giardini di Villa Taranto oggi curati dall’ Ente Giardini Botanici di Villa Taranto  La notorietà di cui gode in tutto il mondo non dispensa infatti i più frettolosi dal trascorrervi un paio d'ore. L'aspetto odierno del giardino di Villa Taranto non è un frutto spontaneo, ma il risultato, plasmato nel tempo di una laboriosa elaborazione intrapresa dal Capitano Mc Eacharn nel 1931. Entrare nei giardini di Villa Taranto è come compiere un viaggio attraverso paesi lontani.Un bel giardino non ha bisogno di essere grande, ma deve essere la realizzazione del vostro sogno anche se è largo un paio di metri quadrati e si trova su un balcone”.
Così spiegava il Capitano Neil Mc Eacharn a cui dobbiamo la nascita di questi meravigliosi giardini. Tra le piante presenti alcune delle quali uniche in Europa ed acclimatate dopo lungo lavoro, sono state disposte con senso d’arte in una cornice di bellezza, fra lago e monti.
Nel lontano 1931, infatti, il Capitano Scozzese decise di acquistare la proprietà dalla Marchesa di Sant’Elia per trasformarla in un esemplare giardino all’inglese, ubicato in un lembo d' Italia che, pur con maggior morbidezza e ricchezza di toni, poteva ricordargli la nativa Scozia. Quest’opera doveva conciliare due esigenze fondamentali: estetiche e botaniche. Esigenze botaniche, in quanto le varie vegetazioni dovevano trovare condizioni di terreno e di clima il più possibile ideali. Le tappe della creazione dei nuovi giardini videro diverse fasi lavorative, sino alla loro ultimazione nel 1940.

Oggi il patrimonio botanico dei Giardini di Villa Taranto è vastissimo: comprende circa 1.000 piante non autoctone e circa 20.000 varietà e specie di particolare valenza botanica. La Villa non è visitabile, in quanto è adibita a sede della Prefettura della nuova Provincia del Verbano - Cusio - Ossola.
Dal 1952 i Giardini sono aperti al pubblico, da Aprile ad Ottobre, e l’afflusso dei visitatori supera ormai le 150.000 unità per anno. Dall’Australia, dalle Americhe, dall’Europa, da ogni parte, numerosi gruppi di studiosi e di appassionati, raggiungono Villa Taranto, attirati dall’interessante raccolta botanica, dalla perfetta organizzazione e dalla cortesissima ospitalità.
Giardini Botanici di Villa Taranto si trovano sulla sponda occidentale del Lago Maggiore a Pallanza.. Distano 96 km da Milano – 145 km da Torino – 200 km da Genova e 40 km da Locarno in Svizzera.

Raggio Verde Incoming Italy propone visite guidate al Giardino in abbinamento con tour al Lago Maggiore di 02 giorni 01 notte 


Percorso di visita  
ERBARIO Nello splendido edificio di gusto eclettico dell’ex portineria dei Giardini Botanici, sono esposti preziosi e delicati “quadri naturali”. L’Erbarium Britannicum del Capitano Neil Mc Eacharn comprende 43 teche nelle quali è possibile ammirare specie di flora spontanea del regno unito raccolte, classificate e nomenclate nel lontano 1929 in Inghilterra da Henry Cocker, il primo giardiniere di Villa Taranto. Visitabile gratuitamente durante la stagione tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00.
VIALE D'INGRESSO Il nome "Viale delle Conifere" è dovuto alla straordinaria sequenza compatta di rari esemplari di conifere provenienti da tutto il mondo. Una lunga striscia d'erba rasatissima si interpone tra il viale e la vegetazione e fa da cornice alle variopinte bordure.
FONTANA DEI PUTTI Così chiamata per le sculture che l'adornano. In primavera la fontana è contornata da fioriture multicolore tra le quali si ammirano le Viole Cornuta e le Primule Obconica. D’estate la stessa fontana è “avvolta” dalle gigantesche foglie della Colocasia antiquorum chiamata con definizione pittoresca “orecchia d’elefante”.
LABIRINTO DELLE DAHLIE Dall’estate all’autunno il Labirinto delle Dahlie affascina ed incanta i visitatori con lo spettacolo di oltre 1700 piante in fioritura. Tra le 350 varietà spiccano le decorative a fiore grande, le pompons, i cui capolini sferici a nido d’ape non raggiungono i 5 mm di diametro e l’appariscente Emery Paul dall’intenso colore rosso granata.

SERRA VICTORIA E GIARDINO VERTICALE (Victoria Cruziana, originaria del Paraguay - Argentina). Tra le piante tropicali e subtropicali questa è coltivata in serra. L'enorme ninfea equatoriale, è la “regina” delle piante acquatiche, i cui semi a Villa Taranto, arrivarono nel 1956 provenienti dall'orto botanico di Stoccolma. E’ visibile al pubblico dal 15 giugno ad ottobre inoltrato. Le sue foglie sfiorano i due metri di diametro e possono sopportare il peso di circa 10 chilogrammi. Sullo sfondo della serra è possibile ammirare il Giardino Verticale, una struttura ricoperta da essenze vegetali che sono fatte radicare su pannelli di materiale fibroso.
MAUSOLEO Costruito nel 1965 su disegno del professor Renato Bonazzi per esaudire un desiderio del defunto che aveva chiesto di riposare nel giardino che fu la sua "ragion di vita". Mirabili le vetrate policrome, opera di Paolo Rivetta, che raffigurano fiori e nel centro l’immagine di Sant’Antonio da Padova, cui è dedicata la cappella.
VALLETTA Artificialmente scavata nel 1935 e sovrastata da un ponticello, lungo 35 metri, con arcata unica. L'arredo vegetale oltre a ginestre arboree, cascate di Cotoneaster horizontalis e molto altro, comprende anche la Davidia involucrata, pittorescamente detta "l'Albero dei fazzoletti".
VILLA Acquistata nel 1931 a seguito di un'inserzione apparsa sul Times. Lo stile è ispirato ad architetture della Normandia. Edificata da Augusto Guidini, architetto ticinese nel 1853. Il soffice prato all'inglese antistante è rallegrato da una zampillante fontana. La villa non è visitabile e dal 1995 è sede della Prefettura del Verbano - Cusio - Ossola.
GIARDINI TERRAZZATI Cascatelle e giochi d'acqua si alternano ad aiuole di piante annuali, creando un incantevole avvicendamento di forme e di colori. Qui si innalza la statua bronzea del Pescatore, opera del napoletano Vincenzo Gemito.
PETALO PAVILLON  Zona relax e panorama sui Giardini Terrazzati e sulle Alpi Pennine.
FIOR DI LOTO Un sinuoso bacino ospita il Nelumbo nucifera, il fior di loto, dai carnosi e profumati petali di color rosa sfumato. Fiore sacro ai buddisti e simbolo dell’India, le sue foglie di circa 50/60 cm., sono impermeabili all’acqua e innalzandosi di oltre un metro e mezzo svettano in una vasca ovoidale.
CORNUS FLORIDA RUBRA e DAVIDIA INVOLUCRATA Nei mesi di aprile e maggio, quando i rami vengono letteralmente coperti da miriadi di fiori, queste piante offrono uno spettacolo probabilmente unico in Europa. L’esemplare di Davidia Involucrata messo a dimora nel 1938, dall’Infante di Spagna ha assunto ragguardevoli dimensioni. Alla peculiare fioritura bianca, si deve il nome comune di “albero dei fazzoletti






 



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